“La ciociara”, Alberto Moravia

CiociaraIl romanzo è una cronaca della guerra, un libro sugli orrori della guerra

(Alberto Moravia al suo editore, Valentino Bompiani)

La guerra chiude gli uomini in una “tomba di indifferenza e di malvagità, li deturpa nell’animo, rendendoli apatici, duri di cuore e privi di pietà verso le disgrazie altrui. Questa è l’idea principale che attraversa le pagine della Ciociara di Moravia, dove la triste storia di Cesira e di sua figlia Rosetta è l’emblema di un’Italia dilaniata e sfigurata dalle tragedie del secondo conflitto mondiale. Le disavventure delle due protagoniste – costrette ad abbandonare Roma nell’estate del 1943 per la paura dei bombardamenti e a rifugiarsi tra i monti della Ciociaria – fanno da tessuto narrativo ad una più ampia meditazione su un imbruttimento morale che non risparmia quasi nessuno. La carestia, i prezzi folli della borsa nera, la mancanza di un tetto dove trovare riparo e l‘imperscrutabile malignità degli occupanti mettono a durissima prova i malcapitati del tempo, costringendoli a una lotta per la sopravvivenza dove non c’è spazio per “le leggi e il rispetto degli altri e il timor di Dio” e i valori dell’epoca di pace sono irrimediabilmente capovolti.
Le uniche luci a brillare nello scenario cupo e miserevole descritto da Moravia sono quelle di due giovani ragazzi: Rosetta e Michele (uno studente sfollato con cui le protagoniste instaurano presto un rapporto di amicizia). Pur animati da opposti ideali – Rosetta è estremamente religiosa, mentre Michele crede ferventemente nel socialismo – questi due personaggi appaiono puri, genuini e sorprendentemente saldi in un mondo che continua a precipitare. Tuttavia, seppur in maniera diversa, la guerra non tarderà ad allungare le sue mani anche su di loro. La ciociara, per buona parte, è la storia di queste gioventù spezzate, di due promettenti vite che in un contesto differente avrebbero ottenuto ben altra sorte.
Dopo La romana, pubblicato nel 1947, questo romanzo conferma una volta di più l’estrema sensibilità di Alberto Moravia nella descrizione dei personaggi femminili, una sensibilità che trova pochi pari nella letteratura italiana contemporanea.
Tutta la vicenda è filtrata attraverso gli occhi di Cesira, una donna semplice e di umili origini. Il racconto è pertanto improntato a una semplicità di espressione che rende la lettura fluida e agevole. Chiunque può tranquillamente avvicinarsi a questo libro, senza quella sorta di timore reverenziale che tante volte rende titubanti davanti alla lettura di un classico.

 

11 pensieri riguardo ““La ciociara”, Alberto Moravia

  1. Un libro, quello di Moravia, la Ciociara, da leggere se si vuole sapere qualcosa sull’Italia del periodo guerra-dopoguerra. Ne siamo usciti disastrati ma in pochi anni abbiamo recuperato. Altri anni e soprattutto altri italiani…
    Grazie che ce lo proponi

      1. Il film di De Sica è una pietra miliare del nostro cinema e l’interpretazione di Sophia Loren è magistrale. L’immediatezza del mezzo cinematografico ha una presa emotiva amplificata. Tuttavia, il romanzo ha un pregio letterario che rimane, secondo me, superiore.

  2. “La guerra chiude gli uomini in una “tomba di indifferenza e di malvagità”, li deturpa nell’animo, rendendoli apatici, duri di cuore e privi di pietà verso le disgrazie altrui.”
    “un imbruttimento morale che non risparmia quasi nessuno.”
    Leggendo queste frasi ho pensato che forse oggi l’Italia è di nuovo in guerra…

  3. Un romanzo che merita, effettivamente, una maggior presenza nelle nostre letture, Bello e importante, anche se, per me (ma solo per me), la rimanente opera di Moravia non ha mantenuto le promesse aperte con Gli indifferenti (opera che ho apprezzato ma, per la verità, non amato). Questo, forse, unitamente alla bellezza del film, che ha un po’ oscurato il romanzo, fa sì che purtroppo si tratti di un’opera forse oggi poco letta. Purtroppo.
    Una ottima segnalazione, e una bella recensione.

    1. Non ho mai letto Gli indifferenti. Confesso che non mi incuriosisce molto. Invece, dei tre romanzi di Moravia che ho letto (questo, La romana e La noia) La ciociara è sicuramente quello che mi ha catturato di più.
      Grazie per l’apprezzamento!

  4. Non ho mai letto Moravia, ma ho intenzione di farlo. Una mia cara amica ha letto “La romana” e mi ha descritto un aspetto che l’ha colpita fortemente, più di ogni altro: la descrizione dei personaggi femminili. Vivono, mi ha detto, nei libri di Moravia. Leggerò qualcosa a breve, soprattutto se lo raccomandi!

Scrivi una risposta a Ivana Daccò Cancella risposta

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